Lis Neris, Sauvignon Blanc
La storia di Lis Neris è una storia di famiglia, con cinque generazioni che hanno contribuito con il lavoro e la passione alla costruzione e alla crescita dell'azienda, situata in in Friuli nel territorio dell’Isonzo, non lontano da Gorizia: uno scenario incantevole disseminato di piccoli paesi cresciuti intorno a un campanile.
Lis Neris
I vini di Lis Neris nascono esclusivamente dai vigneti di proprietà aziendale, oltre 70 ettari fra il confine sloveno a nord e la riva destra dell’Isonzo a sud. Il terroir qui è legato ai claps, ciottoli superficiali che incamerano il calore durante il giorno favorendo la maturazione delle uve e quindi la potenza del vino, e la nascita di vini potenti. In questa zona ci sono forti escursioni termiche create dai venti di nord est che definiscono l'eleganza e la concentrazione aromatica delle uve e dei vini.
Vino bianco Lis Neris
Il vino bianco è il focus di Lis Neri dal 1981, quando Alvaro Pecorari ha preso le redini dell’azienda con una nuova mentalità produttiva finalizzata al raggiungimento di una qualità superiore. I vini bianchi hanno infatti dimostrato di essere la migliore espressione di questo territorio, influenzato da sempre dalla civiltà asburgica, tanto che oggi sulle etichette di Lis Neris viene specificato il nome dell'uva che li produce, secondo il modello viticolo austro-tedesco.
Quali caratteristiche ha il lis neris cabernet sauvignon?
Il Lis Neris Cabernet Sauvignon è un vino dal colore rosso intenso, che al naso si apre con caldi sentori di frutti rossi e fiori freschi, arricchiti da piacevoli note erbacee e al palato risulta morbido e rotondo, con tannini evidenti ma eleganti.
Qual è il miglior abbinamento per il Lis Neris Chardonnay?
Il Lis Neris Chardonnay è ideale per allietare l'aperitivo, è ottimo con i risotti alle verdure e i primi piatti della cucina di mare.
Da quali uve nasce il Lis Neris fiori di Campo?
Il Lis Neris Fiori di Campo nasce da un blend di Friulano, Sauvignon Blanc e Riesling.
Il Sauvignon Blanc è uno dei vitigni bianchi più amati e diffusi al mondo. Si tratta di una varietà originaria della regione della Valle della Loira che gradualmente si è diffusa anche a Bordeaux. Le analisi del DNA hanno messo in luce la sua parentela con il Savagnin, uno dei vitigni più antichi del centro Europa che potrebbe essere proprio uno dei genitori del Sauvignon Blanc. Come varietà semi-aromatica, è oggi coltivata in molti paesi del mondo, in particolare in Nuova Zelanda, California, Australia, Cile e Sudafrica. In Italia è presente soprattutto in Friuli Venezia Giulia e Alto Adige. Naturalmente condizioni pedocliamtiche che variano da luogo a luogo permettono al Sauvignon Blanc di esprimere in modo molto diverso la propria personalità. Caso emblematico della Loira sono le temperature molto fredde e la grande umidità che, oltre alla presenza di corsi d’acqua, permettono al Sauvignon Blanc di sviluppare la tipica acidità in vini provenienti da Sancerre e Pouilly-sur-Loire, famosa anche per il vino Pouilly-Fumé: si tratta di vini taglienti e dai tipici sentori di uva spina, muschio, erbe selvatiche e pietra focaia che regalano al palato una tessitura aromatica non facile da degustare ma molto apprezzata dagli intenditori. Raggiungendo la zona di Bordeaux, con le uve Sémillon, Sauvignon Blanc e Muscadelle si ottengono i famosi vini botritizzati cioè risultanti dalla comparsa della muffa nobile sugli acini che conferisce sapori unici combinando un’alta acidità a una notevole quantità zuccherina sviluppata a seguito della disidratazione del grappolo: il Sauvignon Blanc è anche in questo caso responsabile del conferimento di aromi molto delicati ed eleganti. Molto particolare anche la resa del Sauvignon in Italia che nelle zone del Collio e dei Colli Orientali del Friuli ha trovato ambienti ideali per crescere e dare il meglio di sé. Diversa la struttura del Sauvignon proveniente da California e Nuova Zelanda in cui i sentori tropicali di frutti a polpa bianca si fondono gradevolmente con le tipiche note erbacee rilasciando al gusto le proprietà più acide della scorza di limone e del melograno in abbinamento a erbe selvatiche come timo, salvia, rosmarino.
Perché acquistare Sauvignon Blanc
Acquistare Sauvignon Blanc significa anzitutto poter familiarizzare con una delle varietà a bacca bianca più diffuse e famose al mondo. Il particolare taglio aromatico realizzato dal Sauvignon Blanc permette di considerarlo come un vitigno semiaromatico e, per questo, molto trasversale rispetto ai gusti e agli impieghi culinari. Data la sua diffusione, acquistare questo vino significa poter esplorare prodotti molto diversificati tra loro e poter approfondire diverse culture locali, tutte racchiuse nelle grandi espressioni di un solo vitigno.
Qual è l’origine del Sauvignon Blanc?
L’origine del nome Sauvignon Blanc deriva con tutta probabilità da sauvage (selvatico). Esistono due biotipi cioè espressioni che, pur appartenendo alla stessa varietà differiscono per qualche carattere: il Sauvignon Piccolo e il Sauvignon Grosso.
Quali sono le caratteristiche del vino a base di uve Sauvignon Blanc?
Il Sauvignon Blanc produce vini dalle caratteristiche molto riconoscibili: il colore è solitamente giallo paglierino e può assumere riflessi dorati con una fermentazione o breve maturazione in legno secondo una pratica diffusa nella zona di Pessac-Leognan. In questi casi le tonalità acide sono stemperate fino ad assumere maggiore densità e cremosità, con una piacevole nota lavorata e sentori più fruttati. Il Sauvignon Blanc è altrimenti riconoscibile per una marcata tonalità di mela verde, frutto della passione e una nota erbacea che va dall’asparago, al peperone verde al basilico.
Quali sono i migliori abbinamenti per il Sauvignon Blanc?
Il Sauvignon Blanc è indicato in abbinamento a carni bianche cotte alla griglia, a crostacei e pesci come la spigola aromatizzata con limone e prezzemolo. Per alcuni è anche un valido accompagnamento per il risotto con gli asparagi mentre è il vino di punta per antipasti a base di salumi e formaggi freschi.