Alto Adige, Pinot Bianco
Da un punto di vista genetico, le analisi sul DNA hanno confermato che pinot bianco, pinot nero e pinot grigio non sono tre differenti vitigni, ma tre cloni diversi della stessa varietà. La presenza di biotipi che si sono differenziati nel corso del tempo a seguito di mutazioni spontanee non sorprende dal momento che il pinot è uno dei vitigni più antichi in assoluto. Probabilmente si tratta infatti di un'uva domesticata in tempi antichissimi nell'area centro orientale della Francia e che ancora oggi ha in Borgogna la sua culla d’elezione.
Il pinot bianco in Italia è coltivato quasi esclusivamente nel triveneto, in particolare in Alto Adige, dove trova l’habitat perfetto ad altitudini che variano, a seconda delle esposizioni, tra i 500 e gli 800 metri.
Produce vini delicati, di grande finezza espressiva, con piacevoli note di frutta bianca. Il sorso è armonioso e di grande equilibrio. E’ un bianco duttile negli abbinamenti e di grane longevità.
Alto Adige DOC è una Denominazione Regionale, che comprende al suo interno sei sottozone: Colli di Bolzano, Meranese, Santa Maddalena, Terlano, Valle Isarco e Valle Venosta, ognuna con caratteristiche tipiche dal punto di vista della composizione dei terreni, dell’altitudine e delle esposizioni. Tra i vitigni che possono essere menzionati nell’etichetta dell’Alto Adige DOC ricordiamo tra i bianchi: chardonnay, pinot bianco, pinot grigio, sauvignon blanc, gewürztraminer, müller thurgau, riesling, riesling italico, kerner, sylvaner, moscato giallo e malvasia. Tra i vitigni a bacca rossa: cabernet sauvignon, cabernet franc, cabernet, pinot nero, schiava (grossa, gentile e grigia).