Puglia, Aleatico
L'Aleatico è un vitigno a bacca nera semi-aromatico di origine greca. Il suo nome sembra derivare dal greco Iouliatico, ossia "che matura nel mese di luglio". Oggi è diffuso soprattutto in Toscana, specialmente nell'isola di Elba e sulle coste grossetana e livornese, in Puglia e in Lazio. Imparentato alla lontana con il Moscato Bianco e variante genetica del Moscato a bacca nera, somiglia ai vitigni piemontesi per profumi e sapore. Tale aromaticità e la sua capacità di accumulare zuccheri lo rendono un vitigno ideale per la produzione di vino passito, uno su tutti L'Elba Aleatico Passito DOCG.
Il disciplinare della Puglia IGT consente la produzione di una vasta gamma di vini: bianchi, rosati, rossi, spumanti, frizzanti, novello e passito. L’area di produzione si estende nei territori delle province di Bari, BAT (Barletta – Andria – Trani), Brindisi, Foggia, Lecce, Taranto. La Puglia fa parte di una delle aree più antiche di domesticazione della vite, che molto probabilmente risale a un’epoca precedente la colonizzazione greca. Da alcuni decenni la Puglia si è lasciata alle spalle un passato di produzione di quantità, per intraprendere un cammino nel segno della qualità, raggiungendo livelli di eccellenza, soprattutto nel campo dei rossi e dei rosati.
I vitigni più utilizzati per la produzione dei vini Puglia IGT sono: bianco d’Alessano, bombino bianco, bombino nero, impigno, malvasia nera, moscatello selvatico, negramaro, notardomenico, pampanuto, primitivo, susumaniello, uva di Troia e verdeca.