Pinot Nero, Alsazia
Da un punto di vista genetico, le analisi sul DNA hanno confermato pinot nero, pinot bianco e pinot grigio non sono tre differenti vitigni, ma semplicemente tre cloni diversi della stessa varietà. Il pinot è uno dei vitigni più antichi in assoluto e per questo non sorprende la presenza di biotipi, che si sono differenziati nel corso dei secoli per mutazioni spontanee. Molto probabilmente si tratta di un’uva domesticata in tempi antichissimi nell’area centro orientale della Francia e che ancora oggi ha in Borgogna la sua culla d’elezione.
In Italia il pinot noir è presente soprattutto in Trentino Alto Adige e in Oltrepò Pavese, anche se non mancano vigneti in Piemonte, soprattutto in Alta Langa per la produzione di basi spumante e in Friuli Venezia Giulia. E’ un’uva molto delicata, con grappoli piccoli, compatti e acini serrati. Ama le esposizioni fresche, ventilate con temperature non troppo elevate e predilige i suoli con componenti calcaree.
Il vino ha un colore rosso rubino chiaro, quasi trasparente. Il profilo aromatico è di estrema finezza, con note di piccoli frutti di bosco. Il sorso è fresco, ricco e persistente, con tannini delicati e piacevole freschezza. E’ un vino rosso che eccelle per raffinata eleganza.
L'Alsazia è una regione vitivinicola situata nella parte nord-orientale della Francia, tra i monti Vosgi e il confine con la Germania, segnato dal fiume Reno. La presenza della catena montuosa dei Vosgi contribuisce in maniera decisiva a definire le caratteristiche climatiche, proteggendo la zona dai venti provenienti da ovest e diradando i fenomeni piovosi. L'Alsazia si differenzia dalle restanti zone della Francia per una ubiquitaria cultura tedesca che arriva a dettare gli stili architettonici e a influenzare finanche la produzione stessa del vino. Non stupisce perciò che si producano perlopiù vini bianchi con al centro vitigni quali Riesling o Gewürztraminer.
Qui, il Pinot Grigio che in altre regioni francesi viene relegato a varietà da assemblaggio, assume una connotazione nobile e di rilievo. È presente anche una quota di vini dolci che si diversificano per residuo zuccherino e di cui se ne sottolinea la più elevata qualità attraverso le menzioni Vendanges Tardives e Selection de Grains Nobles.