Fiano, Puglia
Il Fiano è un vitigno a bacca bianca coltivato soprattutto nell’Italia meridionale nelle regioni Campania, Sicilia, Basilicata, Molise, Puglia. Una diffusione che ha come epicentro la Campania e che lo vede migrare verso Puglia e Basilicata ben prima delle testimonianze risalenti al XIX secolo. Sull’origine del nome Fiano si è ipotizzata una parentela con una popolazione degli Apuani che, soggiogata dai Romani nel II secolo a.C., fu costretta a trasferirsi nel Sannio. Da qui la distribuzione della vite Apuana antenata del Fiano nelle zone campane. Con grappoli di piccole dimensioni e in grado di garantire basse rese, il Fiano produce ottimi risultati quando allevato su terreni vulcanici, soprattutto potendo godere di ottime escursioni termiche adatte a sviluppare un grande potenziale aromatico. Con maturazione tra settembre e ottobre il Fiano è per lo più affinato in acciaio con parziale macerazione a contatto con le bucce o permanenza a contatto con i lieviti per assicurare un gusto morbido e avvolgente. Le note tipiche del Fiano spaziano da fiori bianchi come acacia e glicine, ai frutti a polpa bianca come pesca, pera, melone giallo, con lievi sentori erbacei e piacevole acidità. Si tratta di un vino avvolgente e morbido, dal finale ricco e complesso, di lunga persistenza. Tra le più importanti espressioni compaiono nelle denominazioni Fiano di Avellino DOCG, Cilento DOC e Sannio DOC.
Perché acquistare Fiano
Acquistare Fiano significa senz’altro fare un salto indietro nel tempo e vedere come usanze e tradizioni locali abbiano potuto diffondersi con successo al punto da essere perfettamente integrate all’interno di altri contesti climatici e culturali. Un ottimo punto di partenza quando si decide di acquistare Fiano è chiaramente il Fiano d’Avellino con cui è possibile conoscere tutta la ricchezza dell’Irpinia: con almeno l’85% di uve Fiano può addirittura essere accompagnato dalla menzione ‘Apianum’ che ricorda l’origine antica del nome.
Esiste un vino rosso Fiano?
Il Fiano è un vitigno a bacca bianca ed è per questo che i vini che si ottengono possono essere soltanto vini bianchi, contrariamente a quanto avviene con i vitigni a bacca rossa le cui uve possono anche essere vinificate in bianco.
Il Fiano è un vino frizzante o fermo?
Il vino Fiano si può trovare in commercio sia nella versione fermo che frizzante. Nella denominazione Terra d’Otranto DOC è prevista l’inclusione di una versione spumantizzata prodotta con uve Fiano al 90%.
Quali sono le principali caratteristiche del vino Fiano?
Tra le principali caratteristiche organolettiche del vino Fiano troviamo sicuramente un colore giallo paglierino più o meno intenso che lascia comparire al naso aromi di frutti a polpa bianca come pesca, melone, pera, note di cedro, camomilla e rimandi di miele e confetto. Al palato è denso e avvolgente con una discreta mineralità, buona acidità e un retrogusto contraddistinto da piacevoli note verdi di erba falciata e basilico.
La Puglia è terra di mare e di sole e il vino pugliese ne racchiude tutto il calore. La vite è coltivata in Puglia fin dall’antichità, tanto che Plinio Il Vecchio definiva Manduria come viticulosa, cioè “piena di vigne”. Se in passato il vino era usato come vino “da taglio” per rinforzare altri vini, oggi i vini pugliesi sono diffusi e apprezzati in tutto il mondo. La produzione è abbondante e sfiora i 5000000 di ettolitri. I vitigni autoctoni sono protagonisti, sia nei bianchi con Fiano e Bombino Bianco, sia nei rossi con Primitivo, Negroamaro e Nero di Troia, che vanno a far parte di denominazioni talvolta più famose e grandi, altre volte più piccole e sconosciute.
Vino rosso pugliese: frutto allo stato puro
I vini pugliesi rossi sono di solito strutturati e succosi, con uno spiccato carattere fruttato. I vitigni più famosi sono senza dubbio il Negroamaro (che regala rossi morbidi e vellutati, con un fondo leggermente amarognolo) e il Primitivo, famoso soprattutto per il Primitivo di Manduria, che invece dà vini strutturati e di buon tenore alcolico e che sembra parente dello Zinfandel californiano. Da non dimenticare poi l’Uva di Troia e la Malvasia nera, protagonista anche dei famosi rosati del Salento e di una piccola quanto sconosciuta denominazione: il Cacc’e Mitte di Lucera. Notevoli anche i vini dolci da uve a bacca rossa, come il Primitivo liquoroso e il Salice Salentino Aleatico Passito, che riescono a mettere in luce tutta la potenzialità dei vini pugliesi.
Vino bianco pugliese: tutto il buono della terra
La Puglia è nota per i vini rossi ma ci sono anche pregiati vini bianchi pugliesi, dal Locorotondo al Gravina bianco passando per la denominazione Castel del Monte. In questa regione sono presenti sia vitigni autoctoni, come il Bombino Bianco, la Malvasia Bianca e la Verdeca, sia vitigni internazionali, come lo Chardonnay, che ha trovato nel Salento un’isola felice ed è oggi uno dei più diffusi della regione. I vini bianchi pugliesi sono freschi e di buona bevibilità e per questo sono facili da abbinare. Dalle uve a bacca bianca nascono inoltre anche favolosi vini da dessert, come ad esempio il Moscato di Trani, che è presente sia come vino dolce, sia come vino passito.
Quali sono i vini pugliesi più pregiati?
I vini pugliesi più pregiati e famosi sono conosciuti in tutto il mondo e hanno di solito grandi aziende alle spalle: tra i tanti, non possiamo non citare lo storico Five Roses di Leone De Castris (capostipite dei rosati salentini), i vini della tenuta Tormaresca e soprattutto il Primitivo di Gianfranco Fino, uno dei vini pugliesi più premiati e famosi tra gli amanti del vino.
Quando sono nati i vini pugliesi rosati?
I vini pugliesi rosati nascono con il Five Roses di Leone De Castris: sul finire dell’ultima guerra mondiale, il generale americano Charles Poletti, commissario per gli approvvigionamenti delle forze alleate, chiese una grossa fornitura di vino rosato alla cantina Leone De Castris. Fu così che nacque un vino 100% italiano, ma dal nome rigorosamente americano: il Five Roses (dalla contrada Cinque Vie, non distante dalle vigne di Negroamaro che danno vita a questo vino). Una storia costellata di successi, che oggi vede in questo genere di vini rosati un must dell’estate, in Italia e non solo.
Quali sono i vini pugliesi docg?
I vini pugliesi docg comprendono tre vini rossi, il Castel Del Monte Bombino Nero DOCG, il Castel del Monte Nero di Troia DOCG e il Castel del Monte Rosso Riserva DOCG, oltre naturalmente a un vino dolce, il Primitivo di Manduria dolce naturale DOCG. Vi sono però numerosissime DOC e IGT, sparse in tutta la regione dal Gargano alla punta estrema del Salento.