Pinot Grigio, Lombardia
Analisi sul DNA hanno appurato che, da un punto di vista genetico, pinot grigio, pinot bianco e pinot nero non sono tre differenti vitigni, ma tre cloni della stessa varietà. Il pinot è uno dei vitigni più antichi quindi la presenza di biotipi, che nel corso dei secoli si sono differenziati per mutazioni spontanee, non sorprende. Il pinot è molto probabilmente un'uva domesticata in tempi molto antichi nell'area centro orientale della Francia ed ancora oggi ha la sua culla d'elezione in Borgogna.
Tra i tre varietà, il pinot grigio è sicuramente il più diffuso in Italia, soprattutto nel Triveneto. La buccia dell’uva ha un bellissimo colore rosato e anche il vino può essere giallo paglierino o leggermente ramato se c’è stato un seppur breve contatto con le bucce durante la vinificazione.
Il suo grande successo internazionale è dovuto al bouquet fruttato, ricco e seducente, alla sua equilibrata morbidezza gustativa, che esprime grande armonia al palato con un’acidità sempre moderata.
Produzione limitata in termini di quantità, ma una grande varietà di territori e di vini. Ecco ciò che caratterizza la realtà vitivinicola della Lombardia, che presenta produzioni molto diverse tra loro grazie a una notevole eterogeneità degli ambienti, dalle montagne alle colline, dalla pianura fino ai laghi.
Dai grandi rossi della Valtellina alle bollicine della Franciacorta e dell’Oltrepò, la Lombardia ospita denominazioni di fama nazionale e piccole denominazioni meno conosciute. In questa regione convivono vitigni nazionali e internazionali, dando vita a prodotti enologici più o meno legati al territorio, ma sempre accomunati da una grande qualità.