Arneis, Piemonte
L’Arneis è il vitigno autoctono piemontese a bacca bianca simbolo del Roero. In origine le uve Arneis erano utilizzate per ammorbidire le uve Nebbiolo così da definire il vino ricavato con le stesse il ‘Barolo Bianco’. Negli anni ‘70 soltanto Vietti e Bruno Giacosa producevano Arneis al punto che soltanto l’aumento di interesse per questa varietà nei decenni successivi potè portare a nuovi impianti. La zona del Roero si estende sulla riva sinistra del fiume Tanaro, proprio di fronte alle colline delle Langhe e ai celebri borghi di Barolo e Barbaresco. In un area molto vocata per la viticoltura, l’Arneis è piuttosto vigoroso, con una buona produttività e una maturazione attesa per la fine di settembre. Anche in California, Oregon, Nuova Zelanda e Australia compaiono piccole produzioni di Arneis. I migliori esempi di Arneis tendono a non essere affinati in legno e vengono bevuti entro i due anni dall’imbottigliamento. Il vino ha un colore giallo paglierino. Il profilo olfattivo è intenso e di grande eleganza, con profumi di fiori, frutta bianca e nuances tropicali. Al palato ha un bouquet ricco, pieno, morbido, piacevolmente fruttato e con acidità moderata. Alcune aziende, oltre a vini fermi, producono versioni spumantizzate, sia con metodo Charmat che con Metodo Classico. L’Arneis è vino eccellente come aperitivo e si abbina molto bene ad antipasti di pesce o verdure, a minestre di cereali e verdure, a primi piatti di mare e più in generale a menu di pesce. Da provare l’abbinamento con tomini, robiola alla griglia o con un tagliere di formaggi freschi.
Perché acquistare Arneis
Se hai in programma un aperitivo disimpegnato o se vuoi aprire il pasto con un vino di grande impatto, acquistare Arneis può essere la soluzione migliore e più vantaggiosa. Con il suo bouquet carico e variegato, l’Arneis è in grado di stupire al primo sorso. Facile da apprezzare, diretto e molto equilibrato, può essere considerato un vino alla portata di tutti, anche di chi, da non intenditore, volesse apprezzare la complessità aromatica di un vino senza andare incontro ad eccessi o sorprese.
Quali sono i migliori vini Arneis?
I migliori Arneis sono senz’altro quelli prodotti per esser consumati molto giovani con buona persistenza di frutto e grande intensità aromatica. Nomi di riferimento nella produzione possono essere Malvirà, Bruno Giacosa, Sordo, Cascina Chicco.
Dove si produce il vino Arneis?
La zona tradizionalmente più vocata in cui si produce il vino Arneis è quella piemontese corrispondente al Roero, ossia l’area collinare della Provincia di Cuneo che confina con la zona di Alba e che comprende Comuni come Montà, Montaldo Roero, Vezza d’Alba.
Quali sono i migliori abbinamenti per il vino Arneis?
Per i migliori abbinamenti da suggerire rispetto al vino Arneis sicuramente i piatti della tradizione torinese restano i più adatti a esaltarne le caratteristiche organolettiche. Tra questi il coniglio all’Arneis, i Tajarin conditi con burro e salvia o tartufo bianco, la carne cruda di vitello lavorata al coltello.

Il vino piemontese rappresenta uno dei capisaldi dell’enologia italiana, raggruppando alcune delle denominazioni più prestigiose soprattutto nell’ambito dei vini rossi come Barolo e Barbaresco. Terra di tradizione enologica fin dall’antichità, il Piemonte produce grandi vini sulle sue colline e sulle fasce alpine e prealpine. In questi luoghi, che si differenziano grazie alle diverse caratteristiche geografiche e climatiche che li caratterizzano, è preponderante il lavoro manuale dell’uomo e si perseguono basse rese per ettaro, per esaltare la qualità dei vini che qui prendono vita.
Dai raffinati e sontuosi rossi ai rotondi e profumati bianchi, fino agli invitanti e piacevoli vini da dessert, il variegato patrimonio vitivinicolo di questa regione ne fa un’area di straordinarie eccellenze, apprezzate sia a livello nazionale che internazionale.
Vino rosso piemontese
Il vino rosso piemontese è ottenuto principalmente da varietà autoctone, che vedono primeggiare il Nebbiolo, padre dei grandi rossi come Barolo e Barbaresco, ma anche presente in rossi meno conosciuti ma altrettanto interessanti come il Gattinara, il Ghemme, il Carema ed il Fara, oltre che di bollicine alternative e originali. Tra i rossi non possiamo dimenticare certamente la Barbera, che trova nel territorio di Alba vini rossi corposi e strutturati (si dice che “baroleggia”), in Asti vini di grande longevità e nel Monferrato rossi frizzanti e piacevoli, famosi grazie a “La Monella” di Braida. Altri rossi decisamente interessanti e di grande bevibilità sono il Grignolino (il vino “anarchico” secondo Veronelli), il Dolcetto (con le varianti territoriali, da Ovada ad Alba passando per Dogliani) e la Freisa. Da provare, infine il Ruché del Monferrato, da un’uva autoctona salvata dall’estinzione, e il raro Verduno Pelaverga. Di rilevanza storica anche un’ultima uva, il Brachetto, che da sempre dà origine al dolcissimo e irresistibile Brachetto d’Acqui.
Vino bianco piemontese
Se il vino bianco piemontese più famoso è senza dubbio il Gavi, ottenuto da uve cortese, vi sono altri vini altrettanto interessanti e particolari. Non possiamo per esempio non citare il Timorasso dei colli Tortonesi, adatto anche a lunghi invecchiamenti, o il Roero Arneis, unico bianco in terra di Langa. Interessanti anche il Moscato e l’Erbaluce di Caluso che danno vita sia a vini dolci si a vini bianchi secchi che a vini spumanti. In Piemonte sono presenti però anche varietà internazionali a bacca bianca, quali lo Chardonnay, utilizzato nel pregiato metodo classico Alta Langa DOCG, e il Riesling, che riesce a dare vini di grandissima longevità.
Qual è il più pregiato vino rosso piemontese?
Il più pregiato vino rosso piemontese è senza dubbio il Barolo, noto anche come il re dei vini e il vino dei re.
Quanti vini doc piemonte esistono?
Il Piemonte conta 41 vini a denominazioni di origine controllata DOC e 18 vini DOCG.
Come si abbina un vino rosso robusto piemontese?
L’abbinamento perfetto con un vino rosso robusto piemontese è senza dubbio quello con le carni, sia sotto forma di stracotto e arrosto, sia come ragù a condimento di pasta o ravioli.