Cabernet Sauvignon, Western Cape
Il cabernet franc e il cabernet sauvignon, insieme al merlot, al petit verdot e al malbec, costituiscono i principali vitigni che sono alla base della produzione dei grandi rossi di Bordeaux. Parlando di “taglio bordolese”, si fa riferimento a un blend di queste nobili uve, che sono coltivate nella regione del Medoc da secoli. In particolare il cabernet sauvignon, rappresenta oggi una delle varietà più diffuse in assoluto nel mondo della viticoltura e insieme a merlot e chardonnay fa parte del ristretto numero di varietà internazionali diffuse in tutti i Paesi del mondo vitivinicolo.
È un vitigno a bacca rossa proveniente dalla regione del Gironda, nasce da un incrocio spontaneo tra il cabernet franc e il sauvignon blanc. Il bouquet esprime note di piccoli frutti a bacca scura, sentori floreali, nuances lievemente erbacee e delicatamente speziate. Al palato ha corpo e struttura importanti con trama tannica fitta e vivace acidità. E’ un vino destinato al lungo invecchiamento, che ha bisogno di affinarsi in legno per esprimere tutto il suo potenziale aromatico e arricchirsi d’interessanti e complesse note terziarie. In Italia è tradizionalmente presente nelle regioni del Triveneto, ma ha trovato una seconda patria in Toscana, nella zona di Bolgheri, dove si esprime su altissimi livelli qualitativi, arrivando a piena e perfetta maturazione con caratteristiche più calde e mediterranee.
Sia il cabernet franc che il cabernet sauvignon, grazie alla loro struttura e intensità, a tavola si abbinano molto bene a secondi piatti di carni rosse arrosto, alla brace, in umido oppure a selvaggina di piuma e di pelo.
Western Cape, o Capo Occidentale, è la casa di alcune delle più famose regioni vitivinicole del Sudafrica: Stellenbosch e Paarl. Produce un'ampia varietà di vini: i freschi, corposi e audaci rossi da uve Shiraz e Pinotage, gli eleganti rossi dall'alto potenziale di invecchiamento realizzati a partire da Cabernet Sauvignon o da blend bordolesi, i vini della Walker Bay a base di uve Pinot Nero e Chardonnay caratterizzati da uno stile che richiama quello della Borgogna e i Sauvignon Blanc che si originano nei climi freddi di Darling e Overberg. Le aree vitate si estendono per 300 km, da Cape Town alla foce del fiume Olifants a nord e per 360 km fino alla baia di Mossel a est I vigneti sono collocati generalmente mai a più di 160 km dalla costa: il clima può essere fresco e piovoso, come a Cape Point e nella Walker Bay, ma il più delle volte è di natura mediterranea. Nell'entroterra si avverte l'influenza del Grande Deserto del Karoo. La regione del Western Cape è disseminata di spettacolari catene montuose che formano la cintura di Cape Fold, di estrema importanza per la viticoltura in quanto contribuisce a definire terreni e mesoclimi ottimali per la vite. Granito, scisto e arenaria sono i tipi di suolo predominanti ma non mancano terreni alluvionali argillosi lungo i letti dei fiumi Breede, Berg e Olifants. Gli oceani circostanti, Atlantico e Indiano, giocano un ruolo molto importante sul clima della regione, agendo attraverso le rispettive correnti di Bengula e di Agulhas. I primi vigneti furono piantati nel XVII secolo da parte dei colonizzatori europei: Stellenbosch deve il suo nome al colonizzatore Simon van der Stel. Le viti devastate dalla fillossera nel XIX secolo sono state sostituite da varietà molto produttive come il Cinsaut. Dopo aver prodotto per un certo periodo unicamente brandy e vini fortificati, il Sudafrica riprese in maniera significativa la produzione di vini fermi e spumanti dopo l'Apartheid.