Riesling, Sicilia
Il Riesling è un vitigno a bacca bianca originario della Valle del Reno che attraversa la parte orientale della Germania interessando diverse regioni vinicole. Il Riesling è senz’altro ritenuto il più importante vino prodotto in Germania con quasi 23.000 ettari vitati ed è considerato uno dei vitigni in grado di offrire vini delicati e di prestigio, sicuramente tra i più apprezzati al mondo. La diffusione del Riesling è comunque favorita dalle basse temperature che, anche in virtù delle latitudini tedesche, permettono alla pianta di svilupparsi senza problemi. Nella zona della Mosella il Riesling è ampiamente diffuso presentando vini di grande ampiezza organolettica e interpretando alla perfezione le possibilità offerte dal sistema di classificazione tedesco. Oltre quest’area, si trova in importanti regioni come Rheingau, Nahe e Pfalz. Soprattutto in quest’ultima il Riesling manifesta più morbidezza e bevibilità pur non esibendo la tensione e la finezza che contraddistinguono solitamente i vini provenienti dalla Mosella. Ampia diffusione la trova anche in Austria, Ungheria, Croazia, offrendo soprattutto in Alsazia prodotti di enorme rilevanza sul piano enologico come la Sélection de Grains Nobles che riguarda uve affette dalla botrytis e che sviluppano alta concentrazione zuccherina. Anche l’Italia ha conosciuto una buona diffusione del Riesling rispetto alle zone del Trentino-Alto Adige, dell’Oltrepò Pavese, del Veneto e del Friuli-Venezia Giulia. La vicinanza ai corsi d’acqua e il tipo di suolo incidono ugualmente sulla qualità del Riesling con fenomeni di rifrazione luminosa e surriscaldamento utili alla maturazione. Con maturazione tardiva, il Riesling manifesta una naturale predisposizione alla componente acida, caratteristica rilevante anche per l’invecchiamento dei vini prodotti con questa varietà. Sul piano organolettico è facilmente riconoscibile offrendo frutti a polpa gialla e sentori agrumati di scorza di limone, lime, arancia, mela verde, spesso accompagnati da note di idrocarburi e sottili speziature rifinite da una spiccata mineralità. La complessità aromatica è spesso legata all’affinamento e alla presenza della muffa nobile che riesce a far virare aromi più schietti e freschi verso una speziatura più consistente, con toni di frutta secca, albicocca, miele, cannella, pepe bianco. La possibilità di vinificarlo in considerazione della portata zuccherina del mosto, che non offusca l’acidità nonostante la progressiva maturazione, rende il Riesling tedesco adatto a presentarsi a diverse tipi di vendemmie in cui i grappoli possono via via trovare una maggiore concentrazione aromatica al fine di predisporre differenti tipologie per i Prädikatswein: Kabinett Trocken o Halb-Trocken, Spätlese, Auslese, Beerenauslese, Trockenbeerenauslese, Eiswein sono le classificazioni oggi in uso. Rispetto ai metodi impiegati per la vinificazione, il Riesling fermenta e affina solitamente in acciaio anche se non mancano produttori che nella stessa Mosella utilizzano ancora grandi botti non più adatte a trasferire le loro componenti aromatiche al vino.
Acquistare Riesling online
Tra i buoni motivi per acquistare Riesling online c’è senz’altro la facilità di consultazione di un ampio catalogo che può spaziare dalle più classiche regioni europee della Mosella, Alsazia, Trentino-Alto Adige o consentire di scoprire vini provenienti da paesi come la Nuova Zelanda e l’Australia dove la diffusione del Riesling continua a dare risultati sorprendenti. Si tratta anche di un ottimo modo per riconoscere la complessità e le sfumature aromatiche dipendenti da condizioni climatiche molto diverse e ben assimilate dalla pianta. Il Riesling può così esibire più nervatura acida in alcune circostanze, mentre in altre occasioni rilascia sentori di frutti a polpa più maturi e rifiniti da piacevoli retrogusti speziati. L’esperienza di acquisto permette in questo modo di confrontare più etichette e di sorprendersi con la trasversalità di un vitigno davvero unico.
Esiste un vino Riesling rosso?
Il Riesling più diffuso, quello Renano, è un vitigno a bacca bianca che non può dare vini rossi nella colorazione. Esiste tuttavia un Roter Riesling ossia Riesling Rosso che ha una colorazione rossastra degli acini e rappresenta una mutazione genetica del Riesling Renano.
Il Riesling è un vino frizzante?
Solitamente il Riesling è vinificato come vino fermo ma in Oltrepò Pavese è diffusa la cultura di utilizzare Riesling Italico per creare versioni frizzanti.
Quali sono i migliori abbinamenti per il Riesling?
Anche se non molto conosciuto in Italia per la sua espressività in abbinamento ai piatti delle cucine regionali, il Riesling si presta molto bene ad accompagnare i piatti della cucina tedesca come il risotto agli asparagi e le carni bianche alla griglia. Molto riuscite anche le contaminazioni dovute alla cucina thai che, soprattutto con piatti piccanti, rende apprezzabili i Riesling con contenuto zuccherino elevato.
La Sicilia è un’isola felice per il vino: dalle pendici dell’Etna alle coste del Cerasuolo, fino alle piccole isole di Salina e Pantelleria, ogni zona ha il suo vitigno e il suo stile, con vini così diversi che talvolta sembrano provenire da continenti differenti, ottenuti sia da uve autoctone come il Grillo, il Carricante e il Frappato, sia da grandi vitigni internazionali che hanno trovato sull’isola un piccolo paradiso, come lo Chardonnay. La viticoltura in questa regione ha origini antiche, sospese tra la leggenda che narra di un Dionisio assetato, dalle cui lacrime nacque la prima vite, e la storia che documenta l’arrivo dei Greci, e prima di loro addirittura dei Fenici, con le prime barbatelle.
Carattere e unicità dei vini rossi siciliani.
Le pendici dell’Etna rappresentano sicuramente una delle zone più vocate per la viticoltura in Sicilia, con eccellenti risultati per il vino rosso siciliano, che qui assume un’eleganza quasi alpina. Qui le condizioni estreme come il terreno vulcanico, la pendenza dei terreni e l’altitudine dei vigneti rendono la viticoltura eroica e sono pochi vitigni autoctoni, come il Nerello Mascalese e il Nerello Cappuccio. La Sicilia ha però molte altre denominazioni interessanti per quanto riguarda i vini rossi: oltre all’Etna Doc troviamo infatti, accanto alla piccolissima Doc Eloro, che custodisce rari vitigni autoctoni quali Perricone e Pignatello, la denominazione Contessa Entellina, culla dei rossi siciliani di culto, come il Mille e Una Notte, ottenuti dal Nero d’Avola oppure dalle uve internazionali di Cabernet e Merlot. Da non dimenticare il Cerasuolo di Vittoria, nella Sicilia sud-orientale, unico DOCG della regione e mirabile unione di Nero d’Avola e Frappato.
Vino bianco siciliano: secco o dolce, è comunque un capolavoro.
Carricante, Grillo, Chardonnay, Malvasia: la Sicilia non è solo patria di grandi vini rossi ma anche di bianchi intensi e profumatissimi e di vini dolci da far perdere la testa. Dalle uve aromatiche di Chardonnay nascono vini bianchi siciliani da invecchiamento nelle Doc Melfi e Alcamo, in grado di competere con i grandi vini di Borgogna, mentre Moscato, Zibibbo e Malvasia danno vita a vini freschi ed entusiasmanti a Salina e sulle coste siciliane, che diventano splendidi vini dolci passiti a Pantelleria, nelle Lipari e a Noto. Eccezionali anche i risultati della viticoltura eroica sull’Etna, dove i bianchi ottenuti dalle uve di Carricante si distinguono per mineralità e longevità. Ultimo ma non per importanza, il Marsala, nato principalmente da uve bianche e storico vino dell’isola di Sicilia.
Qual è il più pregiato vino siciliano?
Difficile rispondere a questa domanda, perché la Sicilia ha una produzione di vino pari a quella di Veneto e Toscana, di certo non possiamo non citare tra i vini rossi il Mille e Una Notte di Donnafugata e l’Harmonium di Firriato tra i vini rossi e lo Chardonnay di Planeta tra i bianchi. Ci sono però altre cantine che producono vini eccellenti come Tasca d’Almerita e Duca di Salaparuta, Li Ciuri e Cusumano, Palmento Costanzo e Nicosia solo per citarne alcune. Tra i big dei vini dolci non possiamo dimenticare, infine, i Marsala di Florio e i vini dolci di Donnafugata.
Qual è il vino siciliano dolce più antico?
Il Marsala è senza dubbio uno dei vini dolci più antichi della Sicilia: già nel 1832 Vincenzo Florio, originario di Bagnara Calabra esportava questo vino dolce in oltre 99 paesi in tutto il mondo.
Qual è il miglior abbinamento per un vino siciliano bianco?
I vini siciliani bianchi, con la loro caratteristica intensità che li accomuna tutti, la mineralità che caratterizza quelli dell’Etna e le note sapide tipiche di quelli nati sulle Isole sono perfetti in abbinamento a tutti i piatti di pesce ricchi di gusto, dalle pietanze con le sarde fino alla pasta con pesce spada, passando per zuppe di pesce e cous cous fino ad arrivare a calamari ripieni e tonno in agrodolce e con la caponata di melanzane.