Ca' del Bosco
Tutto ebbe inizio con l’acquisto da parte di Annamaria Clementi Zanella di una piccola casa situata sulla collina di Erbusco, 2 ettari di proprietà immersi in un fittissimo bosco di castagni, chiamata appunto Ca’ del Bosc. I primi vigneti furono impiantati nel 1968 dal fattore Antonio Gandossi, dai quali l’azienda mosse i primi passi producendo vini fermi ma di lì a poco si intuirono le reali potenzialità per la produzione di grandi spumanti Franciacorta.
L’alta qualità che caratterizza oggi questa prestigiosa realtà franciacortina è il frutto della lungimirante passione convogliata fin da giovanissimo da Maurizio Zanella, il quale coinvolse nel proprio progetto visionario lo chef de cave André Dubois, che aveva alle spalle una preziosa esperienza nella Champagne, e definì l’impronta stilistica di tutti i vini di Ca’ del Bosco.
Del 1989 è la prima Cuvée millesimata dedicata alla madre Annamaria Clementi, nonché fondatrice di Ca’ del Bosco, da sempre sua fonte di ispirazione. Questa è oggi una delle espressioni essenziali della cantina ma anche di tutta la Franciacorta, risultato di un lunghissimo affinamento che si protrae per almeno sette anni a contatto con i lieviti nella mitica cupola sotterranea. È ritenuto uno dei migliori spumanti metodo classico italiani e riscuote grandi successi in tutte le competizioni enologiche, surclassando anche i più importanti champagne francesi.
Nel 1994 Ca’ del Bosco entra a far parte del Gruppo Zignago della famiglia Marzotto, a cui si deve un nuovo impulso all’innovazione tecnologica della cantina Ca’ del Bosco, rendendola in pochi anni una delle più moderne e avanzate cantine d’Italia. In questa importante acquisizione non è andata perduta né l’identità della cantina né i valori più tradizionali del processo produttivo, portato avanti senza compromessi.
Una grande attenzione viene profusa in vigna al fine di assecondare la natura e puntare all’esaltazione massima del legame tra vitigno e terroir. Le uve sono selezionate con cura da mani esperte, quindi lasciate in ammollo nelle cosiddette “terme degli acini”, così da ottenere una pulizia pressoché perfetta a dare vini di innegabile purezza. Il trasporto dell’uva avviene sfruttando la sola gravità e le operazioni di vinificazione, dalla pigiatura fino al dégorgement e l’imbottigliamento, sono condotte in assenza di ossigeno al fine di preservare il prodotto da shock ossidativi. Sapiente l’uso del legno che ospita il mosto nella fase fermentativa.
Un’idea totalmente personale di Metodo Franciacorta che merita il nome proprio di Metodo Cà del Bosco. Una serie di passaggi che mira all’eccellenza assoluta, la cura massima da riservare alle uve in vigna ma anche all’intero processo di vinificazione e spumantizzazione. Un metodo che racconta il sogno e la favola dei vini Ca’ del Bosco.
Altre perle enologiche della cantina sono l’intera Vintage Collection dovuta all’entrata del valente enologo Stefano Capelli, una su tutte il Dosage Zero, ma soprattutto la Cuvée Prestige Brut, la quale rappresenta trent’anni di esperienza di Ca’ del Bosco. Un’essenza di Franciacorta ottenuta dalle migliori selezioni di uve Chardonnay, in prevalenza, Pinot Nero e Pinot Bianco, vinificate separatamente e sapientemente assemblate alle nobili riserve delle migliori annate, nella misura del 20%. Un rito magico che accompagna la creazione di questa cuvée che vede la luce dopo 28 mesi di affinamento sui lieviti, periodo in cui si sviluppa in tutta la sua ricchezza e si cristallizza la sua identità. Si mostra nel calice con un bel colore giallo paglierino, seguito da un perlage molto minuto e persistente. Il naso si carica di delicati note floreali accompagnate da rimandi di frutta a pasta gialla e pasticceria. In bocca si dimostra vivace e appagante, gradevolmente armonica ed equilibrata.
Tra i vini fermi si distinguono lo Chardonnay e i vini Curtefranca DOC, protagonisti della separazione dalla Terre di Franciacorta, così da riconoscere a questi vini tranquilli l’attenzione che meritano.