Veuve Clicquot

Annoverata tra le Maison di Champagne più famose al mondo, Veuve-Clicquot lega la propria storia a quella di Madame Barbe Nicole, figlia del barone Nicolas Ponsardin, rimasta vedova (veuve in francese) a soli 27 anni, dopo la scomparsa prematura del marito François Clicquot. Con un atto di grande determinazione ella decise di rilevare la Maison del suocero e, con audacia, intelligenza e una visione assai lungimirante, di diffondere il suo stile in tutto il mondo.

Esportò i suoi Champagne all’estero, non fermandosi nemmeno di fronte al blocco continentale della Francia napoleonica, riuscendoli a portare fino a San Pietroburgo, a cui si ispira l’omonima cuvée. Inoltre, fu l’artefice di numerose innovazioni nella denominazione: creò il primo millesimo di Champagne, ideò i vigneti Grand Cru, mise a punto un meccanismo che permetteva di ruotare le bottiglie in cantina, la cosiddetta table de remuage, che consentiva il raggiungimento di una maggiore limpidezza in bottiglia, fino a divenire per tutti La Grande Dame di Champagne.

Nel 1818 Madame Clicquot volle andare contro le regole e creare il primo Champagne Rosé da assemblaggio, unendo i vini rossi della regione di Bouzy della Champagne che tanto adorava ai vini bianchi fermi che davano vita al Brut Yellow Label per ottenere uno Champagne Rosé più deciso, dal carattere spiccato: un elegante Rosé caratterizzato da freschezza, lunghezza e carattere, in cui sentori di frutti rossi freschi si fondono a raffinate note di pain brioché e pasticceria viennese.

Durante quest’anno, per celebrare i 200 anni dello Champagne Rosé, Veuve-Clicquot ne ripropone una particolare versione contenuta all’interno di una confezione a forma di torta composta da “barattoli di vernice” sovrapposti, che diventa un dono pregiato e personalizzabile per il festeggiamento di un compleanno esclusivo.