Il brasato è un piatto particolarmente gustoso e saporito, che fa parte della tradizione del nord Italia e in particolare della cucina piemontese. Viene tradizionalmente servito accompagnato dalla polenta. Il brasato è una preparazione che prevede una lunga cottura, particolarmente adatto ai tagli di carne rossa di manzo meno nobili, parti muscolari venate di grasso, come il cappello del prete, il pesce, il reale o in alternativa tagli più magri come il codone o la noce. La tecnica di preparazione prevede prima di rosolare il pezzo di carne intero per sigillarlo esternamente e trattenere all’interno i succhi e poi di cuocerlo a lungo in umido, con del brodo o del vino rosso, verdure e spezie. La carne deve cuocere lentamente a bassa temperatura, in modo da restare molto morbida e succulenta all’interno. Se si vuole rendere la carne ancora più saporita, si può marinare in frigorifero per una notte con del vino rosso, verdure, spezie, erbe aromatiche e utilizzare poi il vino come liquido di cottura. Il fondo di cottura e le verdure possono essere filtrati o meglio ancora frullati per realizzare un sugo denso e saporito per condire il brasato, servito tagliato a fette. La caratteristica fondamentale del piatto è la ricchezza di sapori dovuta alla lunga cottura con verdure e spezie e la succulenza della carne, che ha conservato all’interno i suoi succhi.

Si tratta di un piatto importante, che richiede un abbinamento con un vino rosso di struttura, buona complessità, equilibrata acidità e soprattutto tannico. La carne succulenta e la presenza del sugo chiedono un vino astringente, capace di asciugare il palato prima del successivo boccone. La nostra attenzione sarà quindi rivolta a grandi vini rossi, complessi, intensi, profondi e tannici. Il più classico abbinamento territoriale è con un buon Barolo, meglio se della zona di Serralunga o Monforte. Se ci spostiamo nel centro Italia, troviamo un altro rosso che per caratteristiche si adatta benissimo ad accompagnare un brasato: il Montefalco Sagrantino. Un vino di grande struttura e carattere, con una trama tannica fitta e incisiva, che esalta le sue migliori qualità proprio grazie alla succulenza delle carni brasate. È sicuramente uno degli abbinamenti più indicati in assoluto per un vino non sempre facile da portare a tavola come il Sagrantino. Anche nel nostro sud troviamo un rosso che si abbina benissimo alle carni brasate. L’Aglianico, nelle sue varie declinazioni territoriali, Taurasi, Taburno e Vulture è un vino che ha tutte le caratteristiche ideali e soprattutto una trama tannica importante, per sposarsi perfettamente con il brasato. Infine consigliamo un altro vino molto adatto alle carni brasate: l’Amarone della Valpolicella, a patto che sia un amarone tradizionale, che nonostante l’appassimento, conservi le giuste durezze tanniche e acide e non sia una molle e dolce caricatura di questo grande vino, come spesso accade per andare incontro al gusto dei mercati internazionali.