Top 10 rossi
Le migliori etichette di ottobre
Tra i vini rossi più amati di ottobre figurano la Gran Selezione Riserva Ducale Oro di Ruffino, vino realizzato dalle uve caratterizzate dal più alto livello qualitativo e soltanto nelle annate migliori, il Montefalco Sagrantino di Colpetrone (90 punti su 100 Wine Spectator) e il Primitivo Raccontami della cantina Vespa Vignaioli per Passione, prodotto d’eccezione della Puglia del vino che quest’anno si aggiudica i Tre Bicchieri del Gambero Rosso ma anche le Tre Stelle Veronelli e i 5 Grappoli Bibenda, un vero successo dell'enologia nazionale.
Seguono l’immancabile Bruciato (92 punti su 100 Wine Spectator) e il Barolo della Tenuta Prunotto (93 punti su 100 James Suckling) dei Marchesi Antinori, con alle spalle lo Sfursat di Rainoldi, vino che unisce al tradizionale appassimento dello Sforzato di Valtellina un affinamento in barriques che conferisce eleganti note speziate.
Chiudono la classifica il Carmenere Più… di Inama, proveniente dai Colli Berici, luogo in cui le uve Carménère riescono ad esprimere il meglio di sé, il Pinot Nero Meczan di Hofstatter che propone al naso esuberanti note di piccoli frutti di bosco e di ciliegia che preludono ad un gusto ricco e morbido, di buona finezza ed equilibrio; e infine il Rabuccolo della tenuta Rubbia al Colle di Suvereto, nato nella Maremma livornese, terra di grandi vini, che porta aromi balsamici e vegetali al naso, insieme a sentori di frutta rossa matura, rivelandosi al palato gradevolmente persistente e strutturato.
Seguono l’immancabile Bruciato (92 punti su 100 Wine Spectator) e il Barolo della Tenuta Prunotto (93 punti su 100 James Suckling) dei Marchesi Antinori, con alle spalle lo Sfursat di Rainoldi, vino che unisce al tradizionale appassimento dello Sforzato di Valtellina un affinamento in barriques che conferisce eleganti note speziate.
Chiudono la classifica il Carmenere Più… di Inama, proveniente dai Colli Berici, luogo in cui le uve Carménère riescono ad esprimere il meglio di sé, il Pinot Nero Meczan di Hofstatter che propone al naso esuberanti note di piccoli frutti di bosco e di ciliegia che preludono ad un gusto ricco e morbido, di buona finezza ed equilibrio; e infine il Rabuccolo della tenuta Rubbia al Colle di Suvereto, nato nella Maremma livornese, terra di grandi vini, che porta aromi balsamici e vegetali al naso, insieme a sentori di frutta rossa matura, rivelandosi al palato gradevolmente persistente e strutturato.