Maggio è il mese dei matrimoni. Abito, bomboniere, lista nozze, chiesa, fiori, ristorante, magari la casa da arredare, sono molte le cose di cui doversi occupare nei mesi che precedono il fatidico giorno delle nozze. Non ultimo il menù del pranzo o del rinfresco, per solito scelto dai futuri sposi, cercando di coniugare i gusti personali e la tradizione. In questo frenetico periodo di preparazione, c’è spesso un particolare che viene trascurato: la scelta dei vini. Una volta definito il menù, forse presi anche dalla stanchezza, i futuri sposi delegano al ristorante l’abbinamento e la conseguente selezione delle etichette. Invece il vino non è un dettaglio da trascurare, perché ogni piatto ha bisogno di un giusto abbinamento che lo valorizzi e lo accompagni in armonioso equilibrio. Delegare la scelta del vino ad altri è un rischio troppo grande, soprattutto dopo aver curato con attenzione ogni aspetto della cerimonia. VINO75 vuole aiutarvi ad affrontare il dilemma della scelta dei vini, proponendovi qualche semplice ma utile consiglio. Ovviamente ogni menù richiede abbinamenti specifici ma ci sono alcune regole generali che possono adattarsi a tutti i pranzi. Ci baseremo su un menù standard, che prevede un aperitivo con un calice di benvenuto, un antipasto di pesce, un primo piatto, un secondo di pesce, un secondo di carne e il dolce.

Un consiglio generale e di stare su vini abbastanza classici, che possano piacere un po’ a tutti, anche a chi beve occasionalmente. Scegliete vini di buon livello, ma senza andare alla ricerca dell’eccellenza assoluta. Lo spirito dell’occasione è conviviale, non è quello di una cena di degustazione tra raffinati intenditori. Partiamo dal momento più informale dell’aperitivo, spesso servito a buffet prima di sedersi ai tavoli. Il consiglio è di scegliere un Metodo Classico non millesimato, dal profilo fresco e delicato. Andrà benissimo un Franciacorta Brut o Extra-Brut, un Franciacorta Saten o un Trento Doc. Per gli antipasti si può optare per un bianco fresco come un Pinot Bianco dell’Alto Adige, una Ribolla Gialla del Collio o un Gavi. Se preferite un vino più profumato, potete scegliere un Sauvignon Blanc friulano o un Müller Thurgau della Valle Isarco. Per i primi piatti, generalmente a base di pasta o riso, quindi con leggera tendenza dolce, si può scegliere una Falanghina del Sannio o dei Campi Flegrei, un Lugana, un Verdicchio di Matelica, un Bianco dell’Etna, oppure un Vermentino dei Colli di Luni. Per accompagnare il secondo di pesce vi consigliamo un bianco di maggior struttura e persistenza, come un Fiano di Avellino, un Vermentino di Gallura, un Soave Classico o un Verdicchio Superiore dei Castelli di Jesi. Con le carni si può stare su un classico Rosso di Montalcino oppure su un Nebbiolo d’Alba, un Etna Rosso o un Bolgheri. Per il dessert, invece, se si tratta di dolci a pasta lievitata, il tradizionale Moscato d’Asti “tappo raso”, non spumantizzato, è la scelta ideale, fresco, piacevole e poco alcolico. Se viene servita della pasticceria secca, allora sarà perfetto un passito: una Malvasia delle Lipari, uno Zibibbo di Pantelleria, un Ramandolo o un Recioto di Soave.

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Tipo di vino
Franciacorta
Passaggio in botte
Nessuno
Corpo
Leggero
Aromi
Tostato
Origine
Italia, Lombardia
Ideale con
Carni bianche, Pesce
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per bottiglia  (0,75 ℓ)  22,40 €/ℓ
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