Pampero rum e la mixology

A Caracas nel 1938, due amici con poca esperienza nella distillazione decisero di avviare una piccola produzione di rum, avendo l’intuizione di utilizzare le botti di rovere per l’invecchiamento. Nasce così, quasi per caso, la storia di Pampero, il nome che oggi è il sinonimo stesso di rum, l’azienda probabilmente più conosciuta di tutto il panorama del distillato caraibico e non solo.

Alejandro Hernández e Luis Toro, i due pionieri di Pampero, decisero di ispirarsi ai leggendari Llaneros - i cowboy venezuelani che combatterono i colonizzatori spagnoli - per creare il simbolo di Pampero. I rum pampero passano da un rigido processo di distillazione, atto a garantire la costante qualità di tutta la linea di prodotti: canna da zucchero locale e tripla distillazione, che garantisce l’intensità degli aromi e la gradazione alcolica necessaria, costituiscono il know-how dei rum Pampero, imprescindibili sugli scaffali dei cocktail bar di tutto il mondo.

Nascono così rum come Pampero Blanco e Pampero Especial, dei classici per la mixology moderna, usati per la miscelazione dei cocktail più bevuti al mondo come il Mojito e il Daiquiri per il Blanco e il Rum & Cola per l’Especial, dal quale si può anche ricavare un cocktail più particolare come il Pampero Especial Caracas Mule, una variante fresca ed estiva del celebre Moscow Mule. Mentre il Pampero Selección Añejo è un rum più complesso, dai tipici aromi di frutta candita e confettura, da gustare in cocktail più basici come il Selección con acqua tonica e arancia, dove valorizzare al meglio l’inconfondibile gusto di questo rum.